12 novembre 2012

Deyrolle in Rue du Bac.... à Paris



Parigi ha molti negozi insoliti, ma uno dei più insoliti è senza dubbio Deyrolle, una struttura di 170 anni, in rue du Bac, non lontano dal Museo d'Orsay, sulla Rive Gauche.
Il piano terra si presenta come il giardino di una casa di campagna con accessori per il giardinaggio e tanti libri a tema.
Ma salire le scale è come passare attraverso un'atra dimensione temporale.
Descriverlo come un negozio di tassidermia non gli rende giustizia.
L'atmosfera è polverosa, caotica e piena di animali imbalsamati di ogni tipo, di tutte le forme, dimensioni e pose.
Così come antiche casse di legno piene di insetti, conchiglie, stampe botaniche e una varietà di curiosità adatte ai più insoliti cabinet de curiosité.
E' davvero un museo mascherato da negozio.














11 novembre 2012

Le matite di Andrej e Olga Dugina


Andrej Dugin e Olga Dugina, originari di Mosca ma residenti in Germania dagli anni novanta sono fra i miei illustratori preferiti. Ho avuto l'onore ed il piacere di averli come insegnanti presso il MiMaster di Milano a maggio del 2011.
Le loro illustrazioni viaggiano parallelamente allo scritto e, per certi versi, prendono direzioni narrative e interpretative diverse, c’è del non detto, del celato, curiosità da scoprire, un racconto nel racconto.  Diventano gioco.
Le figure sono rigorosamente eleganti, il segno pulito, curato, le velature (matite e acquerelli) manieristiche, ricchezza dei dettagli e dei particolari.
Stupefacenti gli abiti dei loro personaggi, ricchissimi, di ispirazione medievale e rinascimentale, in alcuni casi ricordano quelli indossati dai protagonisti del  quattrocentesco Jan van Eyck.
Forte l’ispirazione con le opere di Peter Bruegel e Hieronymous Bosch e gli artisti non nascondono tale influenza.  Anche i coniugi, come i due fiamminghi, ad accompagnare la scena inseriscono elementi presi dalla simbologia, personaggi che apparentemente nulla c’entrano con il racconto che vanno a illustrare, creature fantastiche, fantasiose e ironiche. 
Mosche giganti o elefanti nani, improbabili cavalieri e dame che somigliano a fate dai lunghi copricapo a forma di cono.
Il loro è un lavoro “certosino”, una tecnica che farebbe invidia a un talentuoso miniatore medievale. Non sono illustrazioni per bambini, ma vere opere d’arte e di questo si è resa conto anche la cantante Madonna che ha chiesto  ai due artisti di rendere unico il racconto da lei scritto (Le avventure di Abdi) e bisogna dire che ci sono riusciti.
Possiamo vedere le loro illustrazioni, oltre che nel raccondo “Le avventure di Abdi” di Veronica Ciccone (Madonna) e  nel volume de “il sartorello coraggioso” anche ne “Le penne del drago” sempre edito da Adelphi per la collana “i cavoli a merenda”.


  









 




  


 

1 novembre 2012

Massimo Listri e l'estetica dell'immagine....


Massimo Listri, fotografo, vive a Firenze ma la sua natura cosmopolita lo porta spesso in giro per il mondo. Collabora alle riviste "AD" e "FMR", di cui nel 1981 è stato uno dei fondatori insieme a Vittorio Sgarbi, e con frequenza a molti periodici stranieri tra cui "Connaissance des Arts", "Beaux Arts" e "L'Œil". 
Ha pubblicato dai primi anni Ottanta circa 50 libri tra cui: L'India dei Rajah (1984) Ville toscane (1993), 
Le dimore del genio (1996), Ville e Palazzi di Roma (1998) e il Fascino del Museo, con testo di P. Rosemberg (1999),
Napoli segreta (2002) Le case dell'anima, con testo di V. Sgarbi (2005), Giardini in Toscana (2005), Versailles (2006) Villa Madama, a cura di C. Napoleone (2007).
Tra le ultime edizioni: Casa Mundi (2008), Oriental Interiors (2009).
Ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private, nel 2008 Palazzo Reale a Milano ha presentato una sua personale.
























21 ottobre 2012

Zuber. Arte di pazienza e bellezza

Le "Panoramiques" della Zuber furono progettate nel 1797 per rivestire le pareti delle più importanti dimore del tempo con grandi scene storiche e paesaggi da sogno.

Ancora oggi a Rixheim in Alsazia, la Zuber produce, con le medesime antiche tecniche artigianali, le più eleganti e decorative carte da parati, papier peints, cuoi e tessuti. 

Rimangono le più ricercate e "costose" soluzioni per la decorazione della casa.
Fra i bestsellers : "Eldorado", "Hindustan" o "Viste del Nord America."
La loro lavorazione richiede lunghissimi tempi di esecuzione. Ad esempio l'edizione composta da dieci pannelli del trompe l'oeil "Paesaggio italiano" (1812) in monocromo richiede almeno 2 mesi di lavorazione.
Mentre il trompe l'oeil chiamato "Isola Bella"(1842-1843), composto da diciotto pannelli e 85 colori richiede almeno 1 anno in quanto la sua produzione necessita  di 742 piatti diversi (uno per ogni colore corrispondente ad una piccola parte di disegno).
Le carte da parati della Zuber sono classificate ancora oggi monumenti storici, con la loro armonia estetica, la loro ricchezza di sfumature e di tinte opache e profonde ... sono vere e proprie opere d'arte.






  




  












Panoramique by Barbara Maldini





12 ottobre 2012

NoMad NY & Jacques Garcia

 

Il NoMad è il secondo albergo nato in questo quartiere rimasto "senza nome" per qualche decennio. In passato nessuno metteva piede in questo grande quartiere poco attrattivo dove solo i grandi rivenditori all’ingrosso di profumi e bijoux si contendevano il marciapiede. Tutto è cambiato dopo che il parco è stato rinnovato nel 2001 e dopo l’apertura dell’Ace Hotel nel 2009. NoMad è il diminutivo di North of Madison Square Park a qualche blocco di distanza da Union Square ed è situato in posizione strategica. Andrew Zobler , uno degli acquirenti dell’Ace Hotel, acquistò nel 2007 un magnifico immobile il “Johnson“ in stile Beaux Arts del 1905 situato sulla Brodway all’angolo con la 28 Street con una splendida vista sui mitici Flatiron e Empire State Buildings.

Per la decorazione e per l’allestimento ingaggiò Jacques Garcia che accettò di mettere mano al suo primo albergo made in Usa.  Il NoMad è diventato così un mélange di romanticismo francese e contemporaneità americana.
La sua facciata maestosa e i suoi alti soffitti sono maestosi. All’interno la lobby è ricca di velluti neri e tappezzerie dorate. Dietro la reception paraventi e pannelli ricamati, alla sinistra il ristorante Atrium è una citazione del Costes di Parigi con i suoi paralumi in stoffa e i suoi erbari. Le 168 camere hanno tutte un letto king size, un paravento in velluto, una splendida vista e sono molto luminose. Sono un mix di stile vintage e arte contemporanea…… NoMad New York

 

 



 



 


 





                  

6 ottobre 2012

Jacques Grange il Decoratore per eccellenza

Jacques Grange a differenza di molti designer di oggi, ha ricevuto una rigorosa formazione classica. Quando era ancora un adolescente, frequenta a Parigi l'école Boulle, dove apprende l'arte della tessitura, della stuccatura e dell'ebanisteria. Afferma che "se io sono un decoratore di successo, è a causa di mia madre, che mi ha suggerito di iscrivermi a quella scuola".
Successivamente ha frequentato l'école Camondo, una scuola di interior design, per conoscere la storia dell'architettura, del design e delle arti decorative. Dopo la laurea entra a far parte dello staff dell'incomparabile Henri Samuel. "Avevo 23 anni, e tutto mi sembrava possbile", ricorda. "Volevo lavorare per Samuel, lui per me era come un re e desideravo iniziare a decorare immediatamente.... ero interessato solo a quello da quando avevo 15 anni. Era la mia Passione". Anni dopo apre il suo studio di design presso il negozio di Didier Aaron, antiquario di Parigi, e ora è partner con il figlio di Didier, Hervé' Aaron. Nel 1980, Jacques Grange acquisita appartamento di Colette, al Palais-Royal a Parigi. Lo modifica mantenendo inalterato lo spirito del luogo. Tra i suoi clienti: Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, per la quale ha decorato il "castello Gabriel" in Benerville-sur-Mer, nello stile di ""Alla ricerca del tempo perduto.
Francis e Sophia Ford Coppola per i quali ha decorato Palazzo Margherita a Bernalda (Matera) in Italia. 
I suoi clienti abituali sono Isabelle Adjani, Caroline di Monaco, Alain Ducasse e François Pinault. 
A New York, ha realizzato la decorazione della gioielleria di Paloma Picasso del Mark Hotel su Madison Avenue, e dell 'Hotel Barbizon.

Il suo stile è un assortimento di stili in armonia tra sapori tradizionali e contemporanei. "Io non voglio stare nei limiti posti da un gusto prestabilito," Grange dice. "Mi piace correre dei rischi....













25 settembre 2012

A casa di Sofia Ford Coppola "Palazzo Margherita"



Palazzo Margherita, costruito nel 1892 a Bernalda dalla famiglia Margherita, è un vero palazzo del 19° secolo. La città ha dato i natali e la casa di Agostino Coppola, nonno di Francis Ford Coppola, affettuosamente chiamata "Bernalda bella." Francis ha acquistato il palazzo nel 2004 con il desiderio di trasformarlo in un piccolo e lussuoso hotel, credendo che fosse il momento di introdurre gli ospiti a questa splendida regione ancora da scoprire. La campagna circostante, che è stata fondata dai greci prima dell'era romana, fa parte della Magna Grecia ellenica-le zone costiere del Sud Italia, dove l'agricoltura locale prospera producendo frutta e verdura, così come l'uva Aglianico usato per fare vini con lo stesso nome. Incastonata tra le antiche città di Metaponto e Matera, la zona è ricca di storia, tra cui le case-grotte primordiali chiamate "Sassi di Matera", un patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Il Palazzo è stato completamente ristrutturato da Francis Coppola e d'acclamato designer francese Jacques Grange. La creazione di un lussuoso hotel è un'esperienza autenticamente italiana che introduce gli ospiti in un mondo privato di comfort sontuoso. Grange ha progettato le maioliche dei pavimenti e dei rivestimenti del bagno, i mobili esotici, e una tra le più belle suite, che è in stile tunisino per onorare Francis Coppola tunisino da parte di nonna. 
Il Palazzo è circondato da giardini, cortili e da una piscina, tutto a pochi passi da una piccola, vivace città in cui il visitatore è un amico e vicino di casa piuttosto che un turista.

Francis desiderava che il Palazzo diventasse un luogo che i suoi figli avrebbero voluto visitare ancora e ancora, e, pertanto, ha invitato tutta la famiglia a contribuire alla creazione del progetto.
Gli interni sono in Stile con pavimenti in maioliche e i soffitti dipinti in affreschindi ispirazione marocchina o barocca. Tutti i piani del Palazzo sono stati restaurati dal marmo originale.

http://www.coppolaresorts.com/palazzomargherita/About/Location