Andrej Dugin e Olga
Dugina, originari di Mosca ma residenti in Germania dagli anni novanta sono fra i miei illustratori preferiti. Ho avuto l'onore ed il piacere di averli come insegnanti presso il MiMaster di Milano a maggio del 2011.
Le loro illustrazioni viaggiano parallelamente allo scritto e, per certi versi,
prendono direzioni narrative e interpretative diverse, c’è del non detto, del
celato, curiosità da scoprire, un racconto nel racconto. Diventano gioco.
Le figure sono rigorosamente eleganti, il segno pulito, curato, le velature
(matite e acquerelli) manieristiche, ricchezza dei dettagli e dei particolari.
Stupefacenti gli abiti dei loro personaggi, ricchissimi, di ispirazione
medievale e rinascimentale, in alcuni casi ricordano quelli indossati dai
protagonisti del quattrocentesco Jan van Eyck.
Forte l’ispirazione con le opere
di Peter Bruegel e Hieronymous Bosch e gli artisti non nascondono
tale influenza. Anche i coniugi, come i due fiamminghi, ad accompagnare
la scena inseriscono elementi presi dalla simbologia, personaggi che
apparentemente nulla c’entrano con il racconto che vanno a illustrare, creature
fantastiche, fantasiose e ironiche.
Mosche giganti o elefanti nani, improbabili
cavalieri e dame che somigliano a fate dai lunghi copricapo a forma di cono.
Il loro è un lavoro “certosino”, una tecnica che farebbe invidia a un
talentuoso miniatore medievale. Non sono illustrazioni per bambini, ma vere
opere d’arte e di questo si è resa conto anche la cantante Madonna che
ha chiesto ai due artisti di rendere unico il racconto da lei scritto (Le
avventure di Abdi) e bisogna dire che ci sono riusciti.
Possiamo
vedere le loro illustrazioni, oltre che nel raccondo “Le avventure di Abdi”
di Veronica Ciccone (Madonna) e nel volume de “il sartorello
coraggioso” anche ne “Le penne del drago” sempre edito da Adelphi
per la collana “i cavoli a merenda”.
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